Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” è il titolo di una significativa operazione di recupero della memoria musicale napoletana. Si tratta di un progetto della Fondazione Bideri e del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. che ha preso la forma di un cd e di un album di spartiti. Al centro dell’iniziativa ci sono 18 brani del grande poeta partenopeo pressoché dimenticati. A tirarli fuori dall’oblio, però, non ci hanno pensato dei cantanti professionisti bensì degli studenti appassionati.

SALVATORE DI GIACOMO, LE CANZONI RITROVATE

Protagonisti del progetto, infatti, sono stati gli allievi di “Canto per la canzone classica napoletana” dell’istituto sannita. Sotto la direzione del prof. Luigi Ottaiano, hanno fatto di un importante segmento del repertorio digiacomiano l’oggetto dei loro studi. È così, quindi, che, dapprima in aula e poi in sala di registrazione, diciotto canzoni sono tornate a suonare. Addirittura, la gran parte dei brani sono stati incisi per la prima volta.

“Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” ha recuperato composizioni che portano firme illustri. Per esempio, quelle di di Vincenzo Valente, Pasquale Mario Costa, Enrico De Leva, Eduardo Di Capua e Salvatore Gambardella. Autentica chicca del progetto è la canzone ‘Oje pettene, recuperata da un manoscritto presente negli archivi della Fondazione Bideri. L’ andamento musicale scritto da Giuseppe De Gregorio rimanda alla più famosa ‘E trezze ‘e Carulina. In questo senso, ‘Oje pettene sembra rappresentarne una sorta di studio preparatorio, se non proprio una prima stesura.

Il manoscritto di ‘Oje pettene

Tutti i brani del progetto “Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” meritano, comunque, attenzione. È il caso di Nzunchete, nzu!, Io pe tte moro!, Mo’ va, mo’ vene, Matalè. Anche Tarantella scura, merita interesse: è una delle rare canzoni digiacomiane a tinte forti. Dal canto loro, ‘O punticcio e Povera Rosa! si fanno notare per la partecipazione speciale di Carlo Missaglia.

Tarantella scura

L’ALBUM DI SPARTITI

Oltre che un cd, “Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” è anche un album di spartiti. In pratica, è l’appendice didattica del progetto. e contiene le trascrizioni musicali dei brani, elaborate dal prof. Luigi Ottaiano per voce e piano. Rilevante la sua importanza: esso contribuirà alla diffusione delle canzoni fornendo agli interpreti un prezioso strumento di studio.

Conservatorio di Benvento
L’album di spartiti

Insomma, ad un anno di distanza dalla pubblicazione delle canzoni “dimenticate” di Vincenzo Russo e Giovanni Capurro. registrate per la prima volta da Francesca Fariello, la Fondazione Bideri continua a sottrarre brani napoletani al passato. Questa volta è toccato ad un grande, Salvatore di Giacomo, che ritrova 18 canzoni grazie ad appassionati studenti del Conservatorio di Benevento..

L’ELENCO DEI BRANI RECUPERATI

Una risposta

  1. Conoscete la canzone “No, nun di ca so stato i!” parole di Giacomo e musicato da Enrico Caruso e dal suo accompagnatore Richard Barthelemy? La canterò, insieme ad altre canzoni scritte da Caruso, domenica 28 febbraio, al mio evento in live streaming sul mio sito http://www.markmilhofer.com
    Unitevi a me alle 20.00 (ora italiana). Sarà divertente!

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